FUSIONE DEI COMUNI O POLITICA LIQUEFATTA? 

Solo qualche anno fa (2014/2015) uno dei temi forti della politica era la proposta di fusione dei comuni dell’Alto Garda, ritenendo tale scelta un passaggio necessario ed economicamente conveniente in virtù dei contributi ed incentivi che erano previsti per chi sceglieva l’unificazione.

Tale proposta si rivolgeva, prevalentemente, ai comuni più piccoli ma l’argomento divenne un tema molto dibattuto nella campagna elettorale dei comuni di Arco e Riva del Garda.

A distanza di soli 8 anni non abbiamo solamente dimenticato tale possibilità, ma i ragionamenti tra i due comuni principali dell’Alto Garda si sono talmente allontanati al punto che uno prende una direzione e l’altro quella opposta.

Non intendo riproporre argomenti che sembrano essere molto lontani dai pensieri di molti cittadini altogardesani, quanto invitare ad un ragionamento che, a mio avviso, può determinare il futuro dell’Alto Garda.

Sono in corso interventi strutturali che modificheranno le possibilità di spostamento da e per la nostra zona, oltre che incidere sulla mobilità interna dei comuni di Riva del Garda, Arco e Nago Torbole.

Affrontare scelte che interessano solamente il proprio comune rischia di diventare lo spostamento di un problema da una zona all’altra, senza risolvere i problemi più grandi.

Questa, a mio modo di vedere, è la scommessa sul futuro del nostro territorio.

Capire come rendere lo spostamento veicolare maggiormente compatibile con il territorio ed il suo impianto stradale può essere una forma di rilancio generale della nostra zona, al quale affiancare un sistema di trasporto alternativo ed ecologico quale il treno.

Per fare questo è necessario un confronto ed un dialogo tra i 3 comuni che sia incentrato sulle effettive problematiche e non sugli “interessi di bottega”.

Trovato il sistema generale di mobilità si potrà lavorare sullo spostamento veicolare in ognuno dei tre comuni, alla ricerca della migliore qualità di spostamento, di attenzione all’ambiente e di ulteriore attrazione turistica.

Una sorta di momentanea “fusione” politica per individuare le scelte migliori in tema di viabilità e di ricaduta sul territorio. Il momento è, a mio modo di vedere, ideale in quanto il tema viabilità Loppio – Busa è ancora in fase di completamento.

Un ragionamento comune è necessario; per dare un forte segnale e precise indicazioni sulle scelte provinciali da adottare sul tema viabilità, oltre che evitare interventi tampone (all’interno di ogni comune) che portino a code infinite, malumori ed inquinamento.

Motivi, questi ultimi, che dovrebbero farci riflettere tutti insieme.

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